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Disturbi intestinali: sintomi ed esami consigliati
Capita a tutti di accusare dolore addominale improvviso, oltre che sensazioni di gonfiore e fastidi a livello intestinale. L'interpretazione dei segnali provenienti dal nostro intestino non è mai una questione semplice, soprattutto quando ci si rende conto che i disturbi intestinali possono variare notevolmente tra loro e, per ottenere una diagnosi corretta, è bene conoscerne i sintomi e sapere a chi rivolgersi quando stentano ad andar via.
I sintomi dei diversi disturbi intestinali
Stitichezza
La stitichezza, o stipsi, si manifesta con difficoltà nella defecazione o una frequenza di evacuazione inferiore a tre volte a settimana. Comunemente è associata a defecazioni dolorose, necessità di effettuare sforzi intensi per evacuare e una sensazione di evacuazione incompleta. Le feci risultano spesso dure e secche e, spesso, si accusa anche dolore addominale, gonfiore e sensazione di pesantezza.
Meteorismo
Il meteorismo comporta l'accumulo di aria e gas nello stomaco e nell'intestino, causando gonfiore, tensione addominale, crampi dolorosi, eruttazioni e flatulenza.
Solitamente, il meteorismo è provocato dall'eccessiva fermentazione delle fibre nell'intestino, che può essere causata da squilibri nella flora intestinale (disbiosi), eccessi alimentari, intolleranze alimentari e l'assunzione di alcuni farmaci.
Diarrea
La diarrea è caratterizzata da evacuazioni frequenti di feci liquide o semiliquide, spesso accompagnate da crampi addominali, flatulenza, sudorazione e dall'urgenza di defecare. Se persiste per oltre due giorni (o più di 24 ore nei bambini), è essenziale consultare un medico poiché potrebbe indicare problemi più seri e portare a disidratazione. La diarrea persistente, protratta in modo continuo o intermittente per almeno quattro settimane, può essere sintomo di una malattia cronica.
Gli esami più indicati
In generale, parliamo di disturbi che spesso vanno via regolando l’alimentazione e il proprio stile di vita. In alcuni casi è d’uopo andare a indagare eventuali allergie o intolleranze con gli esami specifici e, in altri, il medico può richiedere una serie di analisi del sangue, tra cui l'emocromo e alcuni test per verificare la funzionalità epatica, come gli indici di colestasi, e l'attività pancreatica attraverso la misurazione degli enzimi pancreatici. Inoltre, possono essere effettuati esami per valutare l'eventuale infiammazione, come il dosaggio della proteina C reattiva. Un'ulteriore procedura diagnostica che può rendersi necessaria quando il disturbo non va via è l'ecografia addominale, che risulta essere un metodo non invasivo e privo di radiazioni, ben tollerato dai pazienti e caratterizzato da un'elevata precisione nella formulazione di diagnosi volte all'esclusione di eventuali condizioni patologiche.
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